Le donne lo sanno, una casa è più bella quando è impreziosita dalla bellezza e dai colori dei fiori. Ma i fiori esigono una cura ed una attenzione per i quali non sempre si trova il tempo.
Una soluzione al “problema” può essere rappresentata dagli stupendi fiori di stoffa.
E’ una soluzione di ripiego? Niente affatto.
I fiori di stoffa sono delle autentiche opere d’arte, delle realizzazioni artigianali che nulla hanno in meno rispetto ad altri prodotti artistici.
Non di rado infatti si vedono dei fiori di stoffa, e delle composizioni di fiori, capaci di mozzare il fiato per la fattura della realizzazione, per la profusione di colori e per capacità evocativa.
Quest’arte, questo “saper fare”, non viene molto menzionato, ma anch’esso fa’ parte, a pieno titolo, della capacità, tutta italiana, di realizzare cose belle e avere gusto per il bello. In definitiva, tutto l’arredamento di una casa è un’apologia del Made in Italy, dall’architettura alle piastrelle, dai divani alle cucine, dalle tende alle ceramiche, dagli infissi ai fiori, la casa dei nostri sogni è un inno alla creatività italiana.
Purtroppo spesso si tende a dimenticare questa capacità italiana fortemente orientata al bello, per usare un linguaggio a metà tra quello dei marketer e dei blogger, una eccellenza che meriterebbe maggior spazio, tanto nell’etereo mondo del web quanto nella realtà di tutti i giorni.
Pertanto, con questo post, vogliamo sottolineare che la creatività ed il gusto italiano per il bello non si esplica solo nella moda, nella nautica o nell’oreficeria, solo per citare tre eccellenze, bensì anche nella lavorazione e realizzazione di fiori di stoffa o tessuto.
Le forme ed i colori di questi fiori di stoffa hanno come unico limite la creatività italiana, in quanto sono possibili, anzi indispensabili, numerose sperimentazioni e variazioni sul tema.
E ricordatevi nel mondo il bello è italiano.
Mi spiegate altrimenti perché i ricconi di mezzo mondo sbavano per le ville capresi e sarde?
E perché il presidente Jefferson volle la sua residenza a Monticello identica alle ville del Palladio?