Il Regno Unito vede in parte offuscato il mito di Lady Diana, nota anche come “La Principessa Triste”. Secondo un giornalista inglese, per farla pagare ai reali, Diana si sarebbe circondata di investigatori privati, dando lei stessa informazioni riservate ai giornali attraverso di loro.

Un giornalista afferma di aver ricevuto dalla stessa delle rubriche telefoniche piene di investigatori privati o di persone appartenenti in passato alle forze dell’ordine inglesi, in grado di fornire informazioni riservate da poter poi utilizzare per articoli di gossip e non solo.

La vicenda è inquietante, perché se fosse vera, Diana potrebbe in qualche modo aver avuto a che fare con il caso di News Of The World, la testata giornalistica inglese chiusa dal tribunale per aver intercettato illegalmente personaggi famosi e non quando facevano notizia.

Chi vuole oscurare il mito pensa che dietro le notizie sconvolgenti che nel 1992-1993 facevano scrivere i giornali su Carlo e Camilla (allora ancora amante del principe) ci sia la mano o di Diana stessa o dei suoi investigatori privati, che avrebbero contattato i tabloid più importanti su suo ordine.

La notizia sarebbe ancora più sconcertante se si pensa che nella casa di Goodman (uno dei giornalisti di Murdoch che aveva scritto usando le intercettazioni illegali secondo la legge inglese) nel 2006 furono trovate 15 rubriche telefoniche con i numeri di telefono di diversi investigatori privati.

Secondo le indagini, le rubriche sarebbero stato un regalo di Diana, che cercava conforto a quanto le stava accadendo almeno sui giornali. Le rubriche sarebbero state consegnate sulla scrivania del giornalista, che avrebbe poi ricevuto una telefonata della stessa Diana per essere sicura del loro arrivo.

Lo stesso giornalista sarà il primo a parlare della morte di Lady D nel 1997. In quell’occasione, invece di utilizzare le fonti ufficiali (abbastanza tardive), il giornalista chiamò uno degli investigatori privati vicini alla Principessa, in modo da essere sicuro su quanto era appena avvenuto.

La notizia ha fatto scalpore e si inserisce nei rapporti difficili che Diana aveva con i tabloid inglesi, che la “usavano” per fare notizia sia spiandola, sia utilizzando (a quanto pare) le sue fonti.