Non è raro vedere nuovi negozi di compro oro che espongono sulle vetrine i cartelli tipo prezzo oro usato. La crisi c’è ed è palpabile nelle famiglie italiane. Inoltre sono stabili i consumi delle famiglie italiane nel 2010. A dirlo è proprio l’Istat che ha sottolineato la costanza nei consumi, con una leggerissima spinta al rialzo. Il leggerissimo incremento nei consumi si può notare, secondo l’ Istat, nel valore medio della spesa che è aumentato dello 0,5% rispetto al 2009. Tale percentuale , poi, consiste, in termini monetari, in una spesa che si aggira sui 2.435 euro al mese. Comunque sia, la situazione economica non rimane delle migliori anche nel corso del 2011. Ciò, infatti, si desume dai report del mese di maggio della Confcommercio. Da tali report è possibile notare segnali positivi, in merito alla della spesa, ma che risentono troppo della stagionalità.

Nello specifico, sono aumentati dello 0,7% gli acquisti delle famiglie per i beni e servizi per la cura della persona . Leggera flessione, invece, per gli acquisti di articoli di abbigliamento e le calzature, che hanno subito una riduzione dell’1,0%. Diminuisce anche la richiesta di beni e servizi per la casa, che ha registrato una diminuzione dello 0,5%. Dall’ analisi di tali dati la Confcommercio sostiene che, effettivamente, ci sono segnali di ripresa per quello che concerne la domanda di servizi e spesa per i beni, ma, tuttavia, ci sono ancora incertezze in tema macroeconomico.