Negli ultimi anni si è spesso parlato del fatto che il mercato del lavoro ancora una volta tende a penalizzare le donne, in poche parole come spesso è accaduto in passato le donne non hanno le stesse possibilità di accesso al mercato del lavoro dei loro colleghi uomini.

Gli studi fatti in tale senso hanno anche evidenziato il fatto che non solo le possibilità occupazionali a tutti gli effetti sono maggiormente contenute per le donne, gli stessi stipendi risultano mediamente più bassi rispetto a quelli dei loro colleghi uomini.

Certamente è stato fatto in questi anni qualche passo in avanti, facendo in modo tale che venissero create delle leggi che cercassero di tutelare i diritti di una fascia quella femminile, penalizzata in qualche modo sempre e comunque nell’accesso al mercato del lavoro.

Nel frattempo poco è cambiato, infatti le donne continuano a subire discriminazioni legate al fatto che sono di sesso femminile, ora come ora si impone una riflessione differente, quanto l’attuale crisi ha inciso in maniera negativa sul mercato del lavoro femminile?

In questo senso ci viene incontro uno studio promosso dalla provincia di Reggio Emilia che ha voluto fotografare l’attuale panorama occupazione della donna in province dove tradizionalmente il ruolo della donna è molto forte.

Attualmente da questo studio risulta che le donne almeno 3 su 10 dopo aver partorito il primo figlio, nel primo anno di nascita del bambino tendono a dimettersi dal lavoro per motivi di tipo familiare, questo perché alla base ci sono motivi di tipo economico.

Alla base di questa decisione ci sono motivi di tipo economico in modo particolare, infatti sia le strutture private che eventuali baby sitter hanno costi molto elevati, questi costi sono talmente alti che non aiutano assolutamente a gestire il badget familiare.

Meglio da questo punto di vista pensare di lasciare il lavoro ma poter seguire decisamente i propri figli in maniera diretta, tra le altre cose queste lavoratrici hanno il più delle volte contratti precari che non garantiscono assolutamente un rientro alla fine della maternità.