Durante la gravidanza potrebbero sorgere delle complicazioni dovute a malattie che si possono verificare nei 9 mesi di gestazione. Vediamo nel dettaglio tre di queste situazioni con alcuni consigli utili.

La febbre

La febbre accompagna comunemente alcune malattie. Una febbre, specialmente se alta, può essere un problema serio, perché il tuo bambino conta su di te per il controllo della sua temperatura. Una febbre alta prolungata, soprattutto nel primo trimestre, potrebbe avere effetti su un feto che si sta sviluppando e causare difetti agli arti (braccia e gambe). Per ridurre una febbre alta, bevi molti liquidi (mezzo litro al giorno per ogni grado sopra i 37 °C), prendi dell’acetaminofene e vestiti in modo tale da aiutarti ad abbassare la temperatura corporea. Se il tuo medico ti prescrive un farmaco per un’infezione o un’altra malattia che può causare la febbre, assumilo come prescritto. In caso di inseminazione artificiale, chiedere consulto ai medici che ti stanno assistendo nel percorso di fecondazione assistita.

Quinta malattia

La quinta malattia, chiamata anche parvovirus 19, ha questo nome perché era la quinta malattia associata a un certo tipo di eruzione cutanea. È un’infezione aerea leggera, moderatamente contagiosa, che si propaga facilmente nei gruppi, come nei corsi di preparazione al parto o nei centri di day hospital.

L’eruzione cutanea si presenta con la pelle arrossata come in seguito ad uno schiaffo. Il rossore va scomparendo e poi riappare, in un arco di tempo che può durare dai 2 ai 34 giorni. Non esiste alcuna cura per la quinta malattia, ma è importante distinguerla dalla rosolia, soprattutto se sei incinta.

Il virus è pericoloso durante la gravidanza perché interferisce con la produzione di globuli rossi. Se credi di essere stata esposta alla quinta malattia durante la gravidanza, consulta il tuo medico.

Un esame del sangue stabilirà se hai avuto il virus in passato; se così è stato, ora sei immune. Altrimenti il tuo medico può sottoporti a un monitoraggio per individuare eventuali problemi al feto. Alcuni di questi possono essere risolti prima della nascita del bambino.

Infezione da streptococco di gruppo B

L’infezione da streptococco di gruppo B (GBS) si riscontra nel 15-35% di tutte le donne sane. Il GBS in una donna incinta non nuoce al feto, ma è la causa più comune delle infezioni che minacciano la vita dei neonati, quali polmonite, meningite, problemi ai polmoni e ai reni, perdita della vista, perdita dell’udito, paralisi cerebrale e problemi di sviluppo. L’infezione viene trasmessa al bambino durante il parto.

L’infezione da streptococco di gruppo B è spesso trasmessa da una persona all’altra per via sessuale; si trova nella bocca o negli organi riproduttivi, urinari o del tratto digestivo inferiore. Nelle donne l’infezione è localizzata per lo più nella vagina o nel retto. È possibile contrarla senza che si presenti alcun sintomo.

Non esiste uno screening ideale per questo tipo d’infezione, ma il tuo medico potrebbe consigliarti un tampone vaginale o rettale verso la fine della gravidanza. La coltura individua il 90% di tutte le donne con il batterio al momento del parto. (Esami più veloci che possono essere effettuati durante il travaglio per individuare l’infezione da streptococco di tipo B non sono altrettanto precisi).