Anche se le diete dimagranti hanno un maggior successo d’estate, o nella stagione immediatamente precedente per via della temuta “prova costume”, ogni momento è buono per mettersi o tenersi in forma. E visto che ho parlato di prova costume, diciamo che anche i maschietti da un po’ di tempo a questa parte ci stanno ed eccome attenti al loro fisico, sia per una questione di immagine quanto per una questione legata alla salute.
Il termine dieta deriva dal latino diaeta, che significa qualcosa come “modo di vivere”, in maniera assolutamente congruente con il termine greco δίαιτα, dal leggere come dìaita. Insomma, ciò che universalmente associamo a qualcosa di doloroso e faticoso, perché si tratta di privazioni di qualcosa, in realtà, nell’accezione antica aveva un significato più ampio.
Un significato che si sta riscoprendo con i nutrizionisti , la nuova figura professionale che, in luogo dei divieti, in particolare per la dieta dimagrante, atta e finalizzata cioè a far perdere peso, si muove sulle quantità, tenendo in debito conto l’apporto energetico dei nutrimenti e la biochimica personale.
Il nutrizionista insomma, a valle della certificazione di una patologia che deve essere diagnosticata da un medico, e dopo esami specifici riuscirà a prescrivere la dieta giusta tenendo, come detto, conto dei processi biochimici che sia pure universali si presentano con modalità personali a seconda dei soggetti e dell’apporto nutritivo intrinseco negli alimenti.
Ogni anno presenta quella che, nelle intenzioni e nel pubblicità, viene definita la “dieta dimagrante universale, quella definitiva”, la “migliore di tutte”, “quella più appropriata”.
Il nostro consiglio è molto semplice; consigliamo semplicemente di scegliere dei professionisti seri, competenti, possibilmente con anni di esperienza alle spalle o, in assenza di esperienze ultradecennali, con studi freschi e di qualità appena conclusi.